parodontologia

Parodontologia

La malattia parodontale colpisce in forma lieve circa il 50% degli italiani,e in forma grave circa l’8% ed è la prima causa della perdita dei denti nell’adulto, con un costo economico e sociale elevatissimo.

Si tratta di una malattia, chiamata comunemente parodontite o piorrea, a predisposizione genetica e a causa batterica, che provoca l’infiammazione cronica dei tessuti che sorreggono il dente (osso, legamento parodontale e gengiva).

La parodontologia inoltre si occupa anche di ricoprire, con sofisticate tecniche chirurgiche, le recessioni gengivali che espongono la radice dei denti, con i cosiddetti innesti gengivali.

Come riconoscere la malattia parodontale?

I sintomi più comuni della parodontite, che richiedono una tempestiva visita di controllo, sono il sanguinamento gengivale durante la pulizia quotidiana, dolore alle gengive e la sensazione di mobilità dei denti.

Per stabilire il livello di gravità della malattia si esegue, dente per dente, il cosiddetto sondaggio parodontale misurando con una sonda millimetrata la profondità delle “tasche parodontali”, formatesi a causa dell’infiammazione cronica delle gengive.

Tali valori numerici, registrati nella cosiddetta “cartella parodontale”, corrispondono alla perdita ossea attorno alle radici. Tasche poco profonde possono essere trattate e guarite con un approccio non chirurgico, quelle più profonde invece possono richiedere procedure chirurgiche tese a prolungare il mantenimento in funzione dei denti.

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